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Dolci fatti con i fagioli? Ebbene sì!
Per la serie dolci poco dolci mi sono ispirata alla ricetta che mi ha passato una mia cara amica e che ho leggermente rivisitato, la ricetta originale infatti prevede l'utilizzo di fagioli neri, ho pensato di riproporla usando i fagioli azuki che hanno un sapore più delicato e che ben si adattano ad una ricetta "dolce", in Giappone infatti la "marmellata" di azuki è usata come ripieno di un dolce tipico i "dorayaki".
Altra caratteristica di questa ricetta è che per dolcificare ho provato ad usare anche eritritolo, che è un dolcificante, sì, lo so che dico sempre di non usare nemmeno i dolcificanti e di disabituarsi al gusto dolce...ma (a volte c'è un ma o anche più di uno) questo dolcificante ha alcune caratteristiche interessanti e ci può aiutare nella "disintossicazione" da zucchero.
L'eritritolo ha un potere dolcificante che è circa il 70% rispetto allo zucchero, apporta zero calorie e non ha strani e sgradevoli retrogusti, si presta molto bene all'alimentazione di chi deve tenere rigidamente sotto controllo gli zuccheri come ad esempio i diabetici o chi sta seguendo diete chetogeniche. Chi invece vuole semplicemente ridurre l'apporto di zucchero abituandosi piano piano ad una quasi totale eliminazione può iniziare ad usare questo dolcificante andando piano piano a ridurre le dosi.
Fatta questa piccola introduzione passiamo agli ingredienti e al procedimento.
Ingredienti per circa 40 palline
200 g di fagioli azuki secchi
100 g di eritritolo
120- 150 g di madrole tritate
30-50 g di farina di cocco
30 g di zucchero di cocco
1 pezzo di alga kombu
3 cucchiai di polvere di carrube
cacao amaro in polvere q.b.
cocco rapè q.b.
Preparazione
Mettere in ammollo per una notte i fagioli con un pezzetto di alga kombu e il giorno dopo si procede con la cottura, io li ho messi in pentola a pressione con abbondante acqua, un pezzo di alga kombu e ho fatto cuocere per 15 minuti dal fischio. Dopo cotti scolarli bene e frullarli, poi aggiungere l'eritritolo, le madorle tritate, lo zucchero di cocco, la polvere di carrube (che va sempre a dolcificare leggermente), infine usare la farina di cocco (o altre mandorle tritate) per raggiungere una consistenza che permetta di creare dei dolcetti a forma di pallina. Lasciare il composto un paio di ore (o anche una notte in frigo), trascorso questo tempo andare a creare dei dolcetti a forma di pallina e decorali a piacere con cacao amaro o cocco rapè.
Alla fine ho ottenuto un dolcetto senza glutine e derivati animali, quindi adatto anche ai vegani, e a basso impatto glicemico.
E'risultato un dolcetto (ma non tanto dolce) leggero e delicato, buono anche come spuntino (una volta ogni tanto!), quindi mi ritengo soddisfatta dell'esperimento.

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